venerdì 25 giugno 2010

MORETTI

Salgo in macchina, è caldissimo, apro i finestrini, accendo una sigaretta, metto gli occhiali e parto. All’improvviso ne sento sapore e profumo. Cioccolata. Non sono dipendente dalla cioccolata, ma ogni tanto mi necessita. In genere d’inverno prima di andare a letto. Difficilmente all’una di una giornata che sfiora i trenta gradi. Ma oggi questo è.
Mi fermo al bar tabaccheria dove di solito compro le sigarette.
- Ciao, hai una tavoletta di cioccolata, per cortesia?
- No, mi dispiace, in estate non le teniamo, si sciolgono.
- Ma non te n’è rimasta neanche una?
- No, mi dispiace.
Silenzio. Lo guardo, mi guarda. La mia espressione è di grande delusione mista a rabbia e panico. Mi viene in mente una scena di un film di Moretti dove lui dice ai suoi studenti “Ma non avete pietà di me?” La mia faccia credo esprima quella situazione. Cerco di darmi un contegno. Non voglio la sua pietà, voglio una tavoletta di cioccolata.
- Nel frigo dei gelati ho dei moretti. Sono ricoperti di cioccolata.
Dunque, i moretti non esistono più, per lo meno non si chiamano più così. O questo è telepatico e mi prende in giro, oppure ha capito quanti anni ho e, facendo due conti, ha pensato che da bambino mangiassi moretti. Lo guardo in silenzio. Qualcuno alle mie spalle fa tintinnare la moneta che ha in mano. Penso. I moretti non mi sono mai piaciuti, la cioccolata che ricopre i gelati è pessima. Quando da piccolo mangiavo i moretti davo la cioccolata a mio fratello, ché a lui i moretti piacevano assai. Qualcun’altro alle mie spalle tossisce. Comincio a sudare abbondantemente.
- Non hai nemmeno una scatola di cioccolatini?
- No, mi dispiace. In estate anche i cioccolatini si sciolgono.
Dal fondo della fila che si è formata dietro di me sale una voce di donna.
- Guardi che i moretti sono molto buoni! E poi, con questo, caldo un gelato può benissimo sostituire il pasto!
Lui getta un’occhiata alla gente in fila che rumoreggia sommessamente, poi mi guarda.
- Allora, ti do’ un moretto?
- No, guarda …
Penso. Il gelato al latte mi provoca la colite. Mi giro, guardo la gente in fila. Ora è una bestiolina multiocchi che trattiene il respiro, mi fissa e spera nel lieto fine.
- … dammene cinque.
Esco con i moretti chiusi in un sacchettino di carta bianca. Mi siedo sui gradini antistanti la cartoleria, chiusa per pausa. Il grosso cane nero della farmacista mi riconosce e s’avvicina ciondolando ed ansimando per il caldo. E’ molto vecchio e molto peloso. Si acquatta davanti a me con il muso appoggiato sulle zampe. Mentre scarto il primo moretto ha un guizzo di vita, si siede dritto, apre la bocca e mi fissa. Quando mangiavo i moretti con mio fratello, staccavo la cioccolata a pezzi grossi il più possibile e gliela davo. Ora la do’ al cagnone che se la mangia con evidente piacere. Dentro il sacchetto, in terra tra il cane e me, ci butto i legnetti e le carte ed uno dopo l’altro li finiamo. Come facevo da bambino, l’ultimo legnetto lo tengo in bocca per schiacciarlo un po’ con i denti. Il cagnone infila il muso dentro al sacchetto e fiuta, cercando altra cioccolata. Se ne esce con un legnetto tra i denti. Ci guardiamo.
Fra qualche ora, probabilmente, entrambi avremo un attacco di colite.

5 commenti:

  1. Domanda: c'è un nesso tra la citazione di Moretti e i moretti?

    Povero papero, ridotto a mangiare moretti (io li chiamavo cremini) pur di mangiare cioccolata... quella cioccolata pessima poi, tanto che io prendevo sempre il Fior di latte, quello tutto bianco, pur di evitarla.

    Però ti invidio i trenta gradi, che qui ce li sogniamo. Anche se, proprio qui accanto a me ho una scatola di cioccolatini Amedei dalla quale ogni tanto mi servo...

    Morale: non si può avere tutto nella vita.

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  2. Nessun nesso. Solo che appena io ho pensato Moretti, lui ha detto moretti.
    Come se avessi pensato ad un signor Amadei e lui mi avesse offerto i tuoi amadei...
    Tutto qui.

    Morale: bisogna stare attenti a ciò che si pensa.

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  3. http://digilander.libero.it/millenniumdogs/cioccolato.htm

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  4. Anonimo: Benvenuto!

    Morale: bisogna stare attenti a come si ama.

    Ti ringrazio tantissimo per la segnalazione. Comunque stai stai tranquillo. Questo cagnone, grosso come due elefanti, stà bene. Non gli è venuta nemmeno la colite (a me sì, inadeguata punizione per il mio comportamento tanto irresponsabile). Temo, però, che sia stata una delle ultime gioie gastronomiche. E' vecchio, anche se in salute. Un pò come dare un sigaro ad un vecchio signore che non dovrebbe fumare, ma che si gode uno degli ultimi piaceri della sua vita. Con le debite differenze.
    Spero che il paragone non offenda nessuno.

    Ma, se mi segui, ogni volta che mi becchi a fare o dire cose irresponsabili, bacchettami pure sulle dita! ;0)

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