Più che una sala da té ora mi servirebbe un confessionale. Dopo lo struggente " mi casa es tu casa " sono pieno di sensi di colpa per essere entrato qui a piedi giunti e senza le pattine. Normalmente sono abbastanza serio, ma come si fa a mantenere un contegno? Se l'impunita arte seguita con quel "munch", io non ce la faccio a trattenere le convulsioni da riso e finisco inevitabilmente per rotolare sotto il tavolino da té.
JFK: E' che qui i commenti scompaiono, allora riscrivo e loro riappaiono allora ne cancello uno e spariscono tutti. Insomma questo è il risultato! Niente sensi di colpa e niente pattine, per carità, che io poi ci scivolo sopra e ti raggiungo sotto il tavolino da tè!!! Comunque qui si può fare casino quanto si vuole, appunto.
Scambiarsi pacchi di mollette rosa e azzurre sotto il tavolino da tè, mentre qualcuna continua imperterrita a fare munch sopra il tavolino da tè. Come inizio è già un apoteosi. Un Casino Royale, per l'appunto. :-D
Ricambio il piacere della conoscenza Simbolyc. Storia datata quella di JFK, nata dalla citazione di Josef K, protagonista de “ Il Processo “ di Kafka. Per abbreviazione divenne JFK, dove F timbra l’iniziale del mio nome, e attraverso un processo mentale che ha coinvolto anche il sottoscritto ha finito per identificarsi con il John presidente. Non che desideri pormi a paladino entusiasta della sua politica, me lo sono trovato cucito e l’indosso come un abito da lavoro. Senti ora, sulla domanda relativa a Stalker, io passo. Non ricordo di aver visto il film, ma con Artemisia sei in mani sicure, ti compilerà una scheda da capogiro. Se poi avessi bisogno di rilassarti, guarda sotto il tavolino. C’è vita e anche iniziative culturali, scambi di mollette, liriche poetiche, peli di gatto e penne di Papero. Vuoi che non ci sia una birra ghiacciata per te?
Symbolic: Dalle tue domande, a me pare che tu abbia capito moltissimo, invece. Io credo che capire quello che desideriamo davvero sia il lavoro di una vita (nella migliore delle ipotesi). E qui più che la risposta che troviamo è la domanda che conta, o meglio le domande: cosa si conosce con la razionalità? cosa con la fede? cosa con l'esperienza? e perchè desideriamo?
Simbolyc: ( io continuo a scriverlo come fai tu e non come vorrebbe Arte, va bene? ) Che t' avevo detto? Se pensavi ad una risposta da Bignami, nel suo stile Artemisia ha rilanciato con domande che tracciano nuovi sentieri di ricerca. Ha ragione quando dice che non basta il lavoro d’una vita a comprendere che cosa desideriamo, succede anzi che quando sei vicino ad immaginarlo le cambiali vadano in scadenza. Quel che più conta è di metterlo alla pioggia l’albero dei desideri, perché fruttifichi in ogni stagione. E dopo questa t’accompagno in cantina, m’è venuta sete di birra, guarda. Accendi uno zolfanello e fai luce sullo scaffale. Non vorrei che pescassimo la scatoletta di pesce Persico in gelatina di Granchi.
Simbolyc, hai ragione nell’affermare che il troppo desiderare conduce all’insoddisfazione e altro non è che l’anticamera dell’infelicità. A me premeva sottolineare l’importanza della qualità del desiderio e di come questa, in una stagione più avanzata della vita, sostituisca il mero criterio della quantità. Nelle scelte come negli incontri.
Per semplificare, la birra che stiamo bevendo in cantina è migliore di quella trovata sul davanzale di cucina. A proposito, Papero di vuole di sopra sai? C’è un tale Epicuro che è venuto a trovarti con un pacco di dispense sulla felicità. Vai, vai pure tranquillo e prenditi il tempo che ti serve. Faccio la guardia alle scatolette che ti fanno gola inalberando la scritta: non c’è trippa per gatti.
Casse di birra in arrivo! Mi raccomando a come digerite Epicuro, eh? Non dimenticate il bon ton! Burp... Ecco, appunto. Scusate, ho bevuto tutto d'un fiato...
Bisogna riconoscerlo, Papero è un ospite squisito. Vedrai che Epicuro stesso non vorrà più andarsene da qui. Sempre attento, si fa in quattro per rendere il soggiorno piacevole. E poi, lo vedi come fa tutto in scioltezza? Ti mette a tuo agio. Burp...
Mi dispiace non poterti rispondere come vorrei ora. Sono veramente sotto assedio. Vorrei solo proporti di pensare a questa cosa: "Non affidate a nessuno il compito di rendervi felici: la felicità è un atteggiamento e una responsabilità interiore e personale." (Caroline Myss) Lo sò che buttata qui così ha un pò il sapore di "istruzioni per l'uso". La forma è un pò da manualetto, ma fregatene.
Vado via qualche giorno e mi porto il compito da fare. Cercherò di avere atteggiamento e responsabilità adeguati alle circostanze vacanziere! No, ci penserò seriamente. Grazie. A presto!
azz... ho perso il compagno di bevute! Scusa Papero, la sala da te' Casino Royale, per non parlare della fresca cantina, andranno in vacanza anche loro a breve? O lascerai la chiave sotto lo zerbino, per gentilezza? No perché, complici Miss Caroline e i frati trappisti della Westvleteren, là sotto è una miniera di felicità responsabile. E ancora non s’è visto Epicuro. :-))
JFK: No, tranquillo, qui troverai sempre aperto, anche quando io andrò in vacanza (prime due settimane di settembre, credo). Anzi, spero che continuerete ad incontrarvi qui anche durante la mia assenza! E poi ho deciso di mettere un tappeto al posto della porta, come tenda. Con la porta, antica, ci faccio un tavolo basso. La chiave la ripongo in un cofanetto di legno.
Mi piacerebbe veder tornare Simbolyc sottobraccio a Caroline, con al seguto Epicuro e tutti i confratelli. Anzi, porto qualche cuscinone da mettere in terra.
Sardegna, sì. Prime tre settimane d’agosto. Alternando corsa mattutina e nuoto pomeridiano. In mezzo due nipotini da inseguire per ogni dove, probabilmente il più duro degli allenamenti e tuttavia, contraddicendo in parte Caroline, la ragione per cui “affidare a qualcuno il compito di renderci felici “.
I cambiamenti nella sala da tè ne aumenteranno sicuramente il comfort e sembrano tenere in alta considerazione le istanze del gatto. Potrà arrampicare gagliardamente sulla tenda e farsi le unghie sulla porta antica. Continua così e ti cambieremo il nome in Papero welness.
WOW!!! Per tutto ciò che hai detto! Però, anche i tuoi nipotini (per quanto magici siano i nipoti, ne so qualcosa...)non potrebbero fare molto se tu non fossi pronto a ricevere. Per cui, penso, tu sei sempre responsabile della tua felicità.
Per favore Papero, non dirle che, nascosta dietro le casse di birra, c'è la macchinetta per i cappuccini. Finirà per chiederti anche un muffin. E dopo riprenderà tranquillamente a fare: munch...munch...munch.
p.s. Papero: Mai pensato che fossi un Papero sentenziatore ( qualche dubbio m'era venuto per Miss Caroline ) Semplicemente, hai detto una grande verità. E le verità, le più semplici e per ciò stesso a volte inafferrabili, mi toccano.
JFK: Secondo me, il fatto che abbia chiesto un capuccino potrebbe significare che la macchinetta l'aveva già scoperta... I muffins non ci sono, però c'è una Sachertorte. E vai con i munch...munch...munch..., mi ci metto anch'io.
Sachertorte? Qualcuno ha detto Sachertorte? Mi pareva di sentire un odorino delizioso proveniente da dietro le casse di quella birraccia che vi state bevendo...
Senti me Papero. Visto che ormai con la Sachertorte hai fidelizzato la cliente, cerchiamo di limitare i danni sul resto. Assecondala sul tema della birra, dille che sì, hai ragione, è solo una birraccia. Glissa sul fatto che nell'Abbazia di Nostra Signora di St. Sixtus in Belgio vengano brassate fin dal 1838 le celebratissime birre Westvleteren. Se dovesse scoprirlo, come ha fatto con la macchinetta per i cappuccini ( di proposito occultata dietro una quinta di vuoti a rendere, ma invano, ché la colei ci ha l’arte dell’investigazione ) sarebbe un grosso guaio. Temo che la litania dei munch s’impennerebbe ulteriormente.
Questo è mobbing! Inoltre, dopo le ferie in Italia, sono a dieta. Vi lascio a tracannare bevande alcoliche e gassate, e mi dò al te verde. Ci rivediamo tra qualche chilo, niente Sacher, ci ho ripensato.
Stai tranquillo Papero di Pace, sfido chiunque a trovare uno più rilassato di me. Praticamente affiliato alla grande famiglia dei grillotalpa, o grillatarpa in omaggio all’ospite che ci legge, condivido la passione per i divanetti propria dei gatti e posso indifferentemente frinire come un grillo o fare le fusa come un gatto ( non chiedetemi d’imitare la talpa eh! ) Che poi, a pensarci, ci sono pomeriggi assordanti di cicale che per una Westvleteren potrei anche imitarla la talpa sfinge, per metà sotto e per l’altra fuori dal cuscino. Vigile però sempre come lo sguardo d’un labrador, mica come quelli che fingono di non esserci. :-))
JFK one man show: Io, però, adesso vorrei proprio che una di queste sere tu ce le facessi davvero tutte queste imitazioni, labrador vigile compreso. Magari dopo cinque o sei birre! Ragazzi, cosa non verrebbe fuori da una serata iniziata così!!! Aspettiamo di esserci tutti e poi via allo spettacolo!
Diavolo d’un Papero Cannuto, con quell’occhio furbetto incorniciato nelle frasche mi hai giocato un bel tiro. Hai messo a nudo la catena iperbolica del mio dna e ora m’è giocoforza confessare d’aver barato. L'imitazione di un Labrador dall’occhio vigile, specialmente dopo cinque o sei birre, esula dal mio repertorio. In alternativa, con la benedizione dei frati trappisti, potrei proporti l’imitazione di qualunque cosa strascichi sul pavimento e produrmi nella parodia canora di nonno Bepi all’osteria che… “ aveva un bavero color zafferano e la marsina color ciclamino, andava a piedi da Lodi a Milano, per incontrare la bella Gigogin “. D’accordo con te sul fatto che: " Ragazzi, cosa non verrebbe fuori da una serata iniziata così!!! "
Ragazzacci? Per dirla alla Gaetano Pappagone, per fortuna qui non chiedono la Carta d'Indindirindà. Se no sarei fuori. Per sopravvenuti limiti d'età. A meno che valga far media con Simbolyc, quando torna.
Povero piccolo chi? L'ho visto tracannarsi la Westvleteren come fosse un flaconcino di fermenti probiotici. Torna...torna, e poi gli fa gola il pesce persico in gelatina di granchi, che si trova solo qui. Buone vacanze a tutti e a te Papero, ospite squisito e impareggiabile, la mia sconfinata devozione.
Arte: Non voglio fare cadere nel nulla il dibattito sulle barriere culturali. Devo solo rimandarlo. La settimana prossima sarò in ferie ed oggi sono troppo preso dal lavoro per risponderti. Solo una precisazione. Quando ho parlato di snobbismo non mi riferivo assolutamente a te.
Ma figurati, non mi aveva neanche sfiorata l'idea che ti riferissi a me! Non penso proprio in queste categorie, guarda. :) Tu prenditi il tempo che vuoi, tanto io per qualche giorno non scriverò altri post. Intanto, mi stendo un attimo sul divano e mi faccio un sonnellino che stanotte ho dormito male. Svegliami quando vuoi.
Ehi….ehi…ehi!!! Parliamone a bocce ferme. Ho attraversato deserti di fuoco e lande brulicanti di Gormiti, sono sopravvissuto unicamente perché Konstantin Michailovic Simonov mi aveva assicurato che mi avreste aspettato al Casino Royale con le casse di birra e l’impepata di granchi e persico. Ma tu guarda! Non si fa così, ti farai dare dello psicopatico un giorno o l’altro, sai? Buona vita Papero, troverai stagni e canneti al caso tuo. Perché hai buone penne.
(niente zucchero, grazie)
RispondiEliminaSì, è per questo che ho detto di credere nella resurrezione. E così stò in ascolto.
RispondiEliminaGrazie sister.
(Prego, io ne metto un cucchiaino.)
munch, munch... buone queste sfogliatelle...
RispondiElimina... e vedo che hai anche dei moretti in frigo...
RispondiEliminaihihih! Prendetene, prima che li condivida con il cane della farmacista!
RispondiEliminaIncipit: Sì, sentire quella voce che era musica ancora una volta, prima di morire.
RispondiEliminaA seguire: munch, munch... buone queste sfogliatelle...
E per finire: ... e vedo che hai anche dei moretti in frigo...
Né fumoir né boudoir, sono finito mi sa nel Casino Royale
Ma guarda che quella di mangiare i dolci può essere una forma di compensazione!
RispondiElimina(munch)
JFK: benvenuto! Qui puoi anche comporre le tue posie.
RispondiEliminaUn consiglio a tutti: prima di uscire spazzolatevi i vestiti. Tra penne e peli di gatto...
Più che una sala da té ora mi servirebbe un confessionale.
RispondiEliminaDopo lo struggente " mi casa es tu casa " sono pieno di sensi di colpa per essere entrato qui a piedi giunti e senza le pattine.
Normalmente sono abbastanza serio, ma come si fa a mantenere un contegno?
Se l'impunita arte seguita con quel "munch", io non ce la faccio a trattenere le convulsioni da riso e finisco inevitabilmente per rotolare sotto il tavolino da té.
Al terzo invito qualcosa ha scricchiolato dentro di me e ho cominciato a leggerlo come un:
RispondiElimina" Per favore, evita ti prego ".
JFK: E' che qui i commenti scompaiono, allora riscrivo e loro riappaiono allora ne cancello uno e spariscono tutti. Insomma questo è il risultato!
RispondiEliminaNiente sensi di colpa e niente pattine, per carità, che io poi ci scivolo sopra e ti raggiungo sotto il tavolino da tè!!!
Comunque qui si può fare casino quanto si vuole, appunto.
Scambiarsi pacchi di mollette rosa e azzurre sotto il tavolino da tè, mentre qualcuna continua imperterrita a fare munch sopra il tavolino da tè.
RispondiEliminaCome inizio è già un apoteosi.
Un Casino Royale, per l'appunto.
:-D
Macchè sopra il tavolino, sono in poltrona col gatto in grembo, anche se fa caldo...
RispondiEliminaAllora, di che parliamo?
JFK scusa, nella mia testa continuo a chiamarti John Fitzgerald Kennedy.
RispondiEliminaRicambio il piacere della conoscenza Simbolyc.
RispondiEliminaStoria datata quella di JFK, nata dalla citazione di Josef K, protagonista de “ Il Processo “ di Kafka.
Per abbreviazione divenne JFK, dove F timbra l’iniziale del mio nome, e attraverso un processo mentale che ha coinvolto anche il sottoscritto ha finito per identificarsi con il John presidente.
Non che desideri pormi a paladino entusiasta della sua politica, me lo sono trovato cucito e l’indosso come un abito da lavoro.
Senti ora, sulla domanda relativa a Stalker, io passo.
Non ricordo di aver visto il film, ma con Artemisia sei in mani sicure, ti compilerà una scheda da capogiro.
Se poi avessi bisogno di rilassarti, guarda sotto il tavolino.
C’è vita e anche iniziative culturali, scambi di mollette, liriche poetiche, peli di gatto e penne di Papero.
Vuoi che non ci sia una birra ghiacciata per te?
Vedo che fate amicizia, bene. Io sono un pò tanto preso. Vi faccio solo un saluto.
RispondiEliminaAh! Le birre sono in cantina, vicino alle scatolette del gatto. Quelle non magnatele!
Symbolic: Dalle tue domande, a me pare che tu abbia capito moltissimo, invece.
RispondiEliminaIo credo che capire quello che desideriamo davvero sia il lavoro di una vita (nella migliore delle ipotesi). E qui più che la risposta che troviamo è la domanda che conta, o meglio le domande: cosa si conosce con la razionalità? cosa con la fede? cosa con l'esperienza? e perchè desideriamo?
Simbolyc: ( io continuo a scriverlo come fai tu e non come vorrebbe Arte, va bene? )
RispondiEliminaChe t' avevo detto?
Se pensavi ad una risposta da Bignami, nel suo stile Artemisia ha rilanciato con domande che tracciano nuovi sentieri di ricerca.
Ha ragione quando dice che non basta il lavoro d’una vita a comprendere che cosa desideriamo, succede anzi che quando sei vicino ad immaginarlo le cambiali vadano in scadenza.
Quel che più conta è di metterlo alla pioggia l’albero dei desideri, perché fruttifichi in ogni stagione.
E dopo questa t’accompagno in cantina, m’è venuta sete di birra, guarda.
Accendi uno zolfanello e fai luce sullo scaffale.
Non vorrei che pescassimo la scatoletta di pesce Persico in gelatina di Granchi.
Arte: razionalità e fede sono contrapposte? sempre?
RispondiEliminaJFK: ma desiderare molto non potrebbe essere un brutto segno? desideriamo perchè non siamo felici?
Ti và un'altra birra?
Sai che mi fa gola quella scatoletta?
Allora fate sul serio!!!
RispondiEliminaSimbolyc???? Sei passato al punto interrogativo, mi pare ;0)
RispondiEliminaMi dispiace, ma te la sei cercata. Il nuovo post è soprattutto per te.
Simbolyc, hai ragione nell’affermare che il troppo desiderare conduce all’insoddisfazione e altro non è che l’anticamera dell’infelicità.
RispondiEliminaA me premeva sottolineare l’importanza della qualità del desiderio e di come questa, in una stagione più avanzata della vita, sostituisca il mero criterio della quantità.
Nelle scelte come negli incontri.
Per semplificare, la birra che stiamo bevendo in cantina è migliore di quella trovata sul davanzale di cucina.
A proposito, Papero di vuole di sopra sai?
C’è un tale Epicuro che è venuto a trovarti con un pacco di dispense sulla felicità.
Vai, vai pure tranquillo e prenditi il tempo che ti serve.
Faccio la guardia alle scatolette che ti fanno gola inalberando la scritta:
non c’è trippa per gatti.
Papero: sii comprensivo, ordina altre casse. Dopo aver digerito Epicuro ne avremo bisogno.
RispondiEliminaBirra eh!!
Casse di birra in arrivo!
RispondiEliminaMi raccomando a come digerite Epicuro, eh? Non dimenticate il bon ton!
Burp... Ecco, appunto. Scusate, ho bevuto tutto d'un fiato...
Bisogna riconoscerlo, Papero è un ospite squisito.
RispondiEliminaVedrai che Epicuro stesso non vorrà più andarsene da qui.
Sempre attento, si fa in quattro per rendere il soggiorno piacevole.
E poi, lo vedi come fa tutto in scioltezza?
Ti mette a tuo agio.
Burp...
:o)))
RispondiEliminaTi chiedo scusa Simbolyc. Ma questa sera ho un urgenza. Cerco di risponderti domani. A presto.
RispondiEliminaMi dispiace non poterti rispondere come vorrei ora. Sono veramente sotto assedio. Vorrei solo proporti di pensare a questa cosa:
RispondiElimina"Non affidate a nessuno il compito di rendervi felici: la felicità è un atteggiamento e una responsabilità interiore e personale." (Caroline Myss)
Lo sò che buttata qui così ha un pò il sapore di "istruzioni per l'uso". La forma è un pò da manualetto, ma fregatene.
Vado via qualche giorno e mi porto il compito da fare. Cercherò di avere atteggiamento e responsabilità adeguati alle circostanze vacanziere! No, ci penserò seriamente. Grazie. A presto!
RispondiEliminaSimbolyc! Buona vacanza! E studia...
RispondiEliminaazz... ho perso il compagno di bevute!
RispondiEliminaScusa Papero, la sala da te' Casino Royale, per non parlare della fresca cantina, andranno in vacanza anche loro a breve?
O lascerai la chiave sotto lo zerbino, per gentilezza?
No perché, complici Miss Caroline e i frati trappisti della Westvleteren, là sotto è una miniera di felicità responsabile.
E ancora non s’è visto Epicuro.
:-))
JFK: No, tranquillo, qui troverai sempre aperto, anche quando io andrò in vacanza (prime due settimane di settembre, credo). Anzi, spero che continuerete ad incontrarvi qui anche durante la mia assenza!
RispondiEliminaE poi ho deciso di mettere un tappeto al posto della porta, come tenda. Con la porta, antica, ci faccio un tavolo basso. La chiave la ripongo in un cofanetto di legno.
Mi piacerebbe veder tornare Simbolyc sottobraccio a Caroline, con al seguto Epicuro e tutti i confratelli. Anzi, porto qualche cuscinone da mettere in terra.
E tu parti?
Sardegna, sì.
RispondiEliminaPrime tre settimane d’agosto.
Alternando corsa mattutina e nuoto pomeridiano.
In mezzo due nipotini da inseguire per ogni dove, probabilmente il più duro degli allenamenti e tuttavia, contraddicendo in parte Caroline, la ragione per cui “affidare a qualcuno il compito di renderci felici “.
I cambiamenti nella sala da tè ne aumenteranno sicuramente il comfort e sembrano tenere in alta considerazione le istanze del gatto.
Potrà arrampicare gagliardamente sulla tenda e farsi le unghie sulla porta antica.
Continua così e ti cambieremo il nome in Papero welness.
WOW!!!
RispondiEliminaPer tutto ciò che hai detto!
Però, anche i tuoi nipotini (per quanto magici siano i nipoti, ne so qualcosa...)non potrebbero fare molto se tu non fossi pronto a ricevere. Per cui, penso, tu sei sempre responsabile della tua felicità.
Touchè, Papero!!!
RispondiEliminaFelice di lasciare a Caroline e a te l'ultima parola.
:))
JFK: Oh no, ti prego! L'abito del sentenziatore mi va stretto! E poi qui ci si viene per avere scambi d'idee! E per bere, mi sà...
RispondiEliminaMa si potrebbe avere un cappuccino? Sono appena rientrata e già in crisi di astinenza...
RispondiEliminaPer favore Papero, non dirle che, nascosta dietro le casse di birra, c'è la macchinetta per i cappuccini.
RispondiEliminaFinirà per chiederti anche un muffin.
E dopo riprenderà tranquillamente a fare: munch...munch...munch.
p.s. Papero: Mai pensato che fossi un Papero sentenziatore ( qualche dubbio m'era venuto per Miss Caroline )
RispondiEliminaSemplicemente, hai detto una grande verità.
E le verità, le più semplici e per ciò stesso a volte inafferrabili, mi toccano.
Arte: Bentornata!
RispondiEliminaJFK: Secondo me, il fatto che abbia chiesto un capuccino potrebbe significare che la macchinetta l'aveva già scoperta... I muffins non ci sono, però c'è una Sachertorte.
E vai con i munch...munch...munch..., mi ci metto anch'io.
JFK p.s.: Toccano, toccano.
RispondiEliminaSachertorte? Qualcuno ha detto Sachertorte? Mi pareva di sentire un odorino delizioso proveniente da dietro le casse di quella birraccia che vi state bevendo...
RispondiEliminaBirraccia??? Ma sentila!!!
RispondiEliminaSenti me Papero.
RispondiEliminaVisto che ormai con la Sachertorte hai fidelizzato la cliente, cerchiamo di limitare i danni sul resto.
Assecondala sul tema della birra, dille che sì, hai ragione, è solo una birraccia.
Glissa sul fatto che nell'Abbazia di Nostra Signora di St. Sixtus in Belgio vengano brassate fin dal 1838 le celebratissime birre Westvleteren.
Se dovesse scoprirlo, come ha fatto con la macchinetta per i cappuccini ( di proposito occultata dietro una quinta di vuoti a rendere, ma invano, ché la colei ci ha l’arte dell’investigazione ) sarebbe un grosso guaio.
Temo che la litania dei munch s’impennerebbe ulteriormente.
Questo è mobbing!
RispondiEliminaInoltre, dopo le ferie in Italia, sono a dieta.
Vi lascio a tracannare bevande alcoliche e gassate, e mi dò al te verde. Ci rivediamo tra qualche chilo, niente Sacher, ci ho ripensato.
No dai, non fate così. Rilassatevi.
RispondiEliminaChe poi il gatto s'innervosisce se sente tensioni! ;o))
Stai tranquillo Papero di Pace, sfido chiunque a trovare uno più rilassato di me.
RispondiEliminaPraticamente affiliato alla grande famiglia dei grillotalpa, o grillatarpa in omaggio all’ospite che ci legge, condivido la passione per i divanetti propria dei gatti e posso indifferentemente frinire come un grillo o fare le fusa come un gatto ( non chiedetemi d’imitare la talpa eh! )
Che poi, a pensarci, ci sono pomeriggi assordanti di cicale che per una Westvleteren potrei anche imitarla la talpa sfinge, per metà sotto e per l’altra fuori dal cuscino.
Vigile però sempre come lo sguardo d’un labrador, mica come quelli che fingono di non esserci.
:-))
JFK one man show: Io, però, adesso vorrei proprio che una di queste sere tu ce le facessi davvero tutte queste imitazioni, labrador vigile compreso. Magari dopo cinque o sei birre! Ragazzi, cosa non verrebbe fuori da una serata iniziata così!!! Aspettiamo di esserci tutti e poi via allo spettacolo!
RispondiEliminaDiavolo d’un Papero Cannuto, con quell’occhio furbetto incorniciato nelle frasche mi hai giocato un bel tiro.
RispondiEliminaHai messo a nudo la catena iperbolica del mio dna e ora m’è giocoforza confessare d’aver barato.
L'imitazione di un Labrador dall’occhio vigile, specialmente dopo cinque o sei birre, esula dal mio repertorio.
In alternativa, con la benedizione dei frati trappisti, potrei proporti l’imitazione di qualunque cosa strascichi sul pavimento e produrmi nella parodia canora di nonno Bepi all’osteria che… “ aveva un bavero color zafferano e la marsina color ciclamino, andava a piedi da Lodi a Milano, per incontrare la bella Gigogin “.
D’accordo con te sul fatto che:
" Ragazzi, cosa non verrebbe fuori da una serata iniziata così!!! "
mioddio, sempre peggio
RispondiEliminaArte: Necessita la presenza di una signora per ripristinare le cose... Te la senti? Noi siamo dei ragazzacci.
RispondiEliminaRagazzacci?
RispondiEliminaPer dirla alla Gaetano Pappagone, per fortuna qui non chiedono la Carta d'Indindirindà.
Se no sarei fuori.
Per sopravvenuti limiti d'età.
A meno che valga far media con Simbolyc, quando torna.
... se torna. L'avrete spaventato povero piccolo.
RispondiEliminaPovero piccolo chi?
RispondiEliminaL'ho visto tracannarsi la Westvleteren come fosse un flaconcino di fermenti probiotici.
Torna...torna, e poi gli fa gola il pesce persico in gelatina di granchi, che si trova solo qui.
Buone vacanze a tutti e a te Papero, ospite squisito e impareggiabile, la mia sconfinata devozione.
E' vero! beve come un grande!
RispondiEliminaA presto JFK, goditi i tuoi nipoti! E grazie!
Ecco perchè mi fischiavano le orecchie! Non c'è nessuno? Ma dove siete tutti?
RispondiEliminaIo mi stappo una birra (quasi quasi assaggio una scatoletta del gatto)
Io ci sono!
RispondiEliminaMa perchè non usciamo da questa cantina e ci sistemiamo in soggiorno? Basta con la birra, metto su il caffè.
Arte: Non voglio fare cadere nel nulla il dibattito sulle barriere culturali. Devo solo rimandarlo. La settimana prossima sarò in ferie ed oggi sono troppo preso dal lavoro per risponderti. Solo una precisazione. Quando ho parlato di snobbismo non mi riferivo assolutamente a te.
RispondiEliminaMa figurati, non mi aveva neanche sfiorata l'idea che ti riferissi a me! Non penso proprio in queste categorie, guarda.
RispondiElimina:)
Tu prenditi il tempo che vuoi, tanto io per qualche giorno non scriverò altri post.
Intanto, mi stendo un attimo sul divano e mi faccio un sonnellino che stanotte ho dormito male. Svegliami quando vuoi.
JFK: Grazie grazie grazie per le belle serate! E' che io adesso devo andare.
RispondiEliminaMa dove cavolo potrei cercarti?
Ehi….ehi…ehi!!!
RispondiEliminaParliamone a bocce ferme.
Ho attraversato deserti di fuoco e lande brulicanti di Gormiti, sono sopravvissuto unicamente perché Konstantin Michailovic Simonov mi aveva assicurato che mi avreste aspettato al Casino Royale con le casse di birra e l’impepata di granchi e persico.
Ma tu guarda!
Non si fa così, ti farai dare dello psicopatico un giorno o l’altro, sai?
Buona vita Papero, troverai stagni e canneti al caso tuo.
Perché hai buone penne.
Adesso le mie penne sono tutte bagnate. Mi hai fatto piangere, accidenti.
RispondiEliminaBuona vita anche a te, JFK!
Tieni a bada Simbolyc!
Prrrrrrrrr, scusa, mi sono soffiato il naso...